Abbiamo intervistato il Dott. Daniele Missiroli, presidente di IDEM, in merito all’inaugurazione dei servizi legati a Internet offerti da IDEMnet, la divisione del gruppo creata da lui nel 1994 appositamente per questo scopo.
Intervista
[Intervistatore] Buongiorno Daniele, possiamo darci del tu?
[Daniele] Certamente.
[I] La prima domanda è d’obbligo: IDEMnet è un Internet Provider?
[D] No. Gli Internet provider forniscono l’accesso a Internet, hanno centinaia, se non migliaia, di linee telefoniche e hanno un contratto diretto con un Mantainer. Devono garantire che ci sia sempre banda disponibile per permettere l’accesso Internet ai loro abbonati. Per Telecom, Infostrada, Tiscali, Fastweb e tutte le altre principali aziende del settore non è certo un problema: le linee se le dividono e dispongono dei milioni di euro necessari a garantire questi servizi.
[I] Oggi alcune aziende regalano l’accesso a Internet.
[D] Non è esatto. Di fatto su Internet le uniche cose gratuite sono quelle che non hanno un valore reale, o che a qualcuno conviene darle a costo zero. Pensa alle magliette con sopra una scritta pubblicitaria, per esempio. Un volta si poteva dire: “Tu paghi per portare la tua auto dal garage alla strada? No, hai pagato per comprare l’auto, ma l’accesso da casa tua fino alla strada pubblica è gratuito.” Per Internet era la stessa cosa: chi disponeva delle autostrade informatiche non faceva pagare l’utente che voleva entrare, riservandosi poi di guadagnare con i cartelloni pubblicitari e con altre formule. Tutto questo però si è rivelato un totale fallimento e adesso chi vuole avere un reale accesso funzionale (sto parlando di ADSL in fibra, per esempio) deve chiedere un abbonamento a pagamento.
[I] Ma allora che cos’è IDEMnet?
[D] IDEMnet è un Information Provider. Un fornitore di Informazioni.
[I] E che cosa significa essere un Information Provider?
[D] Essere un Information Provider significa mettere a disposizione dei propri abbonati la tecnologia informatica e le attrezzature necessarie per fornire informazioni al maggior numero di soggetti col minor sforzo (e quindi costo) possibile.
[I] Puoi fare un paragone con un’attività tradizionale?
[D] Sì. Pensiamo a un’azienda che ha comprato 100 auto e le noleggia. I suoi clienti non devono preoccuparsi di bollo, assicurazione, revisioni e quant’altro. Quando hanno bisogno di un’auto, l’auto e lì, pronta, efficiente, disponibile e con già il marchio del cliente impresso sulle portiere. Oppure possiamo pensare a un immenso magazzino dove le aziende abbonate possono depositare, per esempio, i propri cataloghi e gli interessati possono andare a consultarli liberamente senza intasare le linee telefoniche aziendali (e senza far venire l’esaurimento alle segretarie). Poi, come sottoprodotto, i cataloghi saranno sempre aggiornati (non ogni sei mesi) e potranno essere consultati in modalità ipertestuale (ovvero saltando da un prodotto ad un altro senza che sia obbligatoria la normale lettura sequenziale).
[I] L’utente, quindi, deve avere un ingresso a Internet: e poi?
[D] Poi viene sul nostro sito www.idemnet.it oppure www.idemnet.net ed entra nelle pagine dei servizi. Abbiamo sicuramente il tipo di servizio che fa per lui.
[I] Sì, ho visto che fornite spazio, e-mail e diverse altre cose, ma le pagine HTML chi le crea?
[D] Noi. Basta che l’abbonato ci indichi lo stile che vuole avere sulle sue pagine e ci fornisca i testi e le immagini. A questo punto intervengono i nostri specialisti che pensano a tutto il resto. Prima viene fatto un prototipo, che viene sottoposto al suo giudizio, e poi si completa il lavoro.
[I] Hai molti specialisti che lavorano per IDEMnet?
[D] Sì. Abbiamo più di dieci persone che lavorano per noi. Sono professionisti esperti, ognuno in un settore diverso, che lavorano a progetti Informatici da molti anni. Questo ci garantisce la massima flessibilità, soprattutto in un mercato, come quello dell’IT, abituato a picchi altissimi in spazi di tempo brevissimi. In questo modo contiamo di essere in grado di adeguarci sempre alle richieste che ci faranno i clienti poiché riteniamo che ognuno sia differente e pertanto debba avere un lavoro che lo contraddistingue in maniera univoca.
[I] Formazione e Connettività sono concetti ovvi, ma per quanto riguarda lo Sviluppo Internet cosa proponete?
[D] Per quanto riguarda lo Sviluppo, oggi ci chiedono, in pratica, solo programmi Browser/Server. Con un programma del genere si possono accedere ai propri dati da qualsiasi parte del mondo e in qualsiasi momento, usando qualsiasi dispositivo hardware che disponga di accesso a Internet e di un Browser. Non importa quale sistema operativo si usi e non serve installare o configurare niente. Il costo di un programma simile, rispetto aqualsiasi altro sistema di sviluppo, è il più vicino al concetto, citato da Microsoft anni fa, di ZCO (Zero Cost of Ownership).
[I] Quindi voi sviluppate programmi Browser/Server?
[D] Si. Inoltre questa tecnica permette di separare nettamente l’interfaccia utente, che viene gestita in DHTML (Dynamic HTML) e in XML (Extensible Markup Language), dall’elaborazione vera e propria (per la quale usiamo il linguaggio della MicroSoft più veloce e potente del momento, ovvero il Visual FoxPro). Col VFP si ha veramente l’intero DB nelle proprie mani e non si dipende da “generatori” che possono avere “bachi” e/o necessitare di frequenti patch di sicurezza.
[I] Ok, il Visual FoxPro è il miglior linguaggio di DataBase, ma lo usate per qualsiasi cosa?
[D] No, quando non si devono gestire dati usiamo il Python che è il miglior linguaggio in assoluto per lo sviluppo di tool e di script veloci e affidabili. Per inciso, lo usano anche in Microsoft, pur essendo un linguaggio OpenSource. Il Python, in certi casi, è veloce quanto l’assembler (supera pure il C e il C++), e funziona sia su sistemi Linux che su sistemi Windows. Inoltre, lo stesso programma può funzionare sia come linguaggio di script che come linguaggio standalone. Poi, per sviluppare siti complessi, usiamo il PHP, che dispone di moltissime librerie già pronte, e ci appoggiamo a DataBase SQL come MySql o il Sql server di Microsoft.
[I] Avete fatto anche programmi per uso interno con questa tecnologia?
[D] Si, in pratica tutte le volte che emerge una necessità aziendale realizziamo in pochi giorni una nuova funzione e l’aggiungiamo al nostro dashboard. I tempi di sviluppo sono molto rapidi, grazie a una libreria di oltre 600 funzioni già pronte, e i tempi di debug, con questo sistema, sono quasi zero.
[I] Ho sentito che recentemente avete introdotto dei servizi specifici per quanto riguarda la Privacy.
[D] Si, adesso abbiamo due persone, il mio collega e socio Riccardo Molinari e io stesso, che hanno completato il percorso formativo con certificazione al T.U.V. per offrire il servizio di Consulenza Privacy come Privacy Officer, che è una nuova figura professionale utilissima per le aziende che trattano dati personali (tutte) e per le Pubbliche Amministrazioni.
[I] Che cosa può fare un Privacy Officer per le aziende?
[D] Un Privacy Officer è un consulente che, grazie alla sua professionalità e alle sue conoscenze, può fornire alle aziende tutte le indicazioni per:
- AVERE UNA MIGLIOR “GOVERNANCE” DELLA PROPRIA AZIENDA;
- TUTELARE IN MODO EFFICACE I DATI PERSONALI DEI DIPENDENTI E DEI CONTATTI ESTERNI;
- OTTEMPERARE AL GDPR – IL REGOLAMENTO EUROPEO 2016/679 CHE ENTRERÀ IN VIGORE IN TUTTI GLI STATI MEMBRI IL 25 MAGGIO 2018;
- REDIGERE IL FAMOSO MOP (MANUALE ORGANIZZATIVO PRIVACY).
[I] Oltre a questo servizio proponete altre novità?
[D] Si, abbiamo realizzato un Corso Privacy in eLearning (di cui esiste anche il libro e l’eBook su Amazon, basta cercare Daniele Missiroli), grazie al quale ogni azienda può mettersi in regola con l’articolo 29 del GDPR che obbliga chiunque tratti dati personali a effettuare una formazione specifica. Tutte le informazioni si possono trovare sul nostro sito (o su Amazon).
[I] Bene. Grazie per la disponibilità e a presto.
[D] Grazie a te.